Norme uni iso quality

Il nostro precedente articolo “Benessere in azienda: come verificarlo?”  aveva tracciato una panoramica dei diversi approcci utili per rispondere alla domanda Come riconoscere un’azienda che si occupa veramente del benessere delle persone?

Di seguito andiamo ad approfondire il primo dei quattro sottogruppi di approcci identificati:

  • Norme e Standard di qualità,
  • Sistemi di gestione,
  • Riconoscimenti e premi,
  • Profili professionali e competenze specifiche,

mentre le restanti aree saranno oggetto di successivi articoli.

La descrizione dei vari sistemi si focalizza sulle differenze riguardo a scopo, perimetro di applicazione, facilità di implementazione, coinvolgimento dei dipendenti, eventuali incentivi e soprattutto sulla relazione con le politiche per il Welfare e la Conciliazione Vita-Lavoro.


1. La norma SA 8000:2014 (SA sta per Social Accountability) rappresenta uno standard internazionale di certificazione redatto dal CEPAA (Council of Economical Priorities Accreditation Agency), volto ad accertare gli aspetti della gestione aziendale attinenti alla Responsabilità Sociale d’Impresa (o CSR – Corporate Social Responsibility) in generale e agli standard normativi (leggi nazionali, contratti collettivi) di riferimento in particolare.

La SA 8000 è focalizzata sul miglioramento delle condizioni di lavoro, quindi non contempla le questioni ambientali e non apre agli aspetti extra-lavorativi del Welfare aziendale, come ad esempio quelli legati ai vantaggi fiscali. Le organizzazioni che adottano la SA 8000 rendono trasparente il proprio comportamento etico nei confronti dei diritti umani e dei lavoratori, garantendo sicurezza e salubrità sul posto di lavoro, tutela dei diritti umani, lotta allo sfruttamento dei minori e impegno a diffondere la responsabilità sociale presso i fornitori e i clienti.

Pertanto, l’organizzazione conforme ai requisiti SA 8000 migliora la propria immagine sia verso la collettività, gli azionisti, i clienti o la pubblica amministrazione, sia, soprattutto, verso i dipendenti. In tal modo migliora il clima interno e, plausibilmente, diminuiscono le occasioni di conflitti sindacali e lavorativi. L’organizzazione instaura con i consumatori un rapporto di fiducia, una buona immagine volta a favorire, nel tempo, una vera e propria fedeltà di acquisto nei confronti del proprio marchio. Attraverso un miglior controllo etico sui fornitori previene, nel caso di potenziali pubbliche denunce sull’uso di fornitori non eticamente conformi, un potenziale danno di reputazione e i relativi costi.

Nell’ultima revisione della norma è stato introdotto in modo esplicito l’obbligo di istituire il Social Performance Team (Comitato interno con il coinvolgimento dei lavoratori). Sotto il profilo tecnico l’implementazione della SA 8000 non è particolarmente complessa e la relativa certificazione di parte terza può contribuire al raggiungimento del necessario punteggio per l’ottenimento dello sconto sul premio INAIL. Per approfondire: http://www.sa8000.info/sa8000doc/2001StdItalian.pdf

2. La norma UNI ISO 26000:2010 copre in larga misura le stesse tematiche della SA 8000, ma la differenza è che si tratta di una Linea Guida e non di una norma; ciò significa che essa non sarà certificabile da una terza parte, ma costituisce una guida a concetti, principi e pratiche connesse alla Responsabilità Sociale d’Impresa. Questo implica, in pratica, che un’azienda o un’organizzazione che volessero adottare queste Linee Guida non possono affidarsi a una società esterna che ne certifichi l’impegno nel campo della responsabilità sociale, ma devono confrontarsi con le proprie parti interessate, prima fra tutte il sindacato per quanto attiene i rapporti e le condizioni di lavoro, affinché siano loro a valutare se vengono rispettati o meno i contenuti della ISO 26000. Proprio attraverso ciò la norma assume significato, spingendo le organizzazioni ad adottare volontariamente comportamenti che superino gli standard normativi.

I contenuti della UNI ISO 26000 si intersecano ampiamente con quelli della SA 8000. Si differenziano, invece, per le questioni ambientali, che non sono contemplate nella SA 8000, la quale invece, come sopra descritto, resta piuttosto focalizzata sulle condizioni di lavoro in senso stretto.

Avendo tra gli obiettivi quello di chiarire i concetti di Responsabilità Sociale d’Impresa all’interno delle imprese, la norma UNI ISO 26000 parte dall’evocazione di principi, in gran parte di origine dall’OECD. Per questo motivo essa è ancora considerata difficile da attuare nella pratica, perché spesso giudicata troppo teorica. In effetti la concretizzazione dei requisiti è lasciata in ampia parte alle imprese stesse. Di conseguenza, sul piano operativo, la norma non fornisce una guida all’implementazione di politiche per il Welfare, come peraltro neanche la AS 8000. Per quanto riguarda la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, l’INAIL ritiene pienamente fondata e vincente la connessione fra adozione di politiche di responsabilità sociale e un miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro. Pertanto riconosce alle aziende che applicano la norma il pieno punteggio ai fini dello sconto assicurativo.

Vedasi anche: https://aicqsicev.it/wp-content/uploads/2015/03/SCHEDE-TECNICHE-UNI-EN-ISO-26000.pdf

3. La UNI ISO 45001:2018 “Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro – Requisiti e guida per l’uso” è stata pubblicata da UNI ed è in vigore dal 12 marzo 2018. Sostituisce di fatto la precedente norma britannica OHSAS 18001, in Italia al momento applicata da circa 16.000 imprese. Per mantenere il diritto agli sconti INAIL della OHSAS 18001 il passaggio alla nuova norma del 2018 deve essere completato entro marzo 2021.

Sul piano dei contenuti la 45001 si distingue significativamente dalla precedente norma britannica in due punti: introduce in modo esplicito il requisito della Partecipazione del personale e quello del Miglioramento continuo. Attraverso questi cambiamenti la norma orienta verso le tematiche della Conciliazione e del Welfare, considerando il loro impatto sulla salute e sul benessere delle persone in azienda. Tale aspetto è stato approfondito nell’ambito dell’articolo Dalla cogenza alla sostenibilità del business”, pubblicato sul Qualita_04_2019_AICQ.

La norma, oltre a specificare i requisiti per un sistema di gestione per la Salute e Sicurezza sul lavoro, fornisce una guida per il suo utilizzo, al fine di consentire alle organizzazioni di predisporre luoghi di lavoro sicuri e salubri, prevenendo lesioni e malattie correlate al lavoro, nonché migliorando proattivamente le proprie prestazioni relative alla SSL.

La UNI ISO 45001 si rivolge a qualsiasi organizzazione, indipendentemente da dimensioni, tipo e attività, che voglia istituire, attuare e mantenere un sistema di gestione per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, eliminare i pericoli e minimizzare i rischi per la SSL e prendere in carico le non conformità del sistema di gestione per la SSL associate alle proprie attività.

La norma include l’appendice nazionale “NA” che, relativamente ad alcuni punti, specifica le chiavi di lettura dei requisiti della norma in applicazione della legislazione nazionale vigente.

Trattandosi di uno standard certificabile, lo sconto INAIL è ottenibile con pieno punteggio attraverso la presentazione dello stesso certificato.

Per approfondire: https://www.insic.it/Salute-e-sicurezza/Notizie/UNI-ISO-450012018-una-brochure-informativa-dell-UNI/b2fecb64-1f02-4928-b4f9-62de9c07f754

4. Il modello OT23 permette alle aziende che hanno effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza, di igiene e di benessere nei luoghi di lavoro – oltre la normativa in materia – e che soddisfano i requisiti specificati nello stesso modello, di fare domanda di riduzione del tasso medio di premio INAIL. A seconda della dimensione dell’impresa, lo sconto può oscillare tra il 5% (micro-impresa) e il 28% (grandi imprese). Per accedere alla riduzione l’azienda deve presentare il suddetto Modulo OT23 in modalità telematica, attraverso la sezione Servizi Online presente sul sito di INAIL, unitamente alla documentazione probante richiesta dall’Istituto.

Tra i numerosi esempi di interventi riportati sul modulo, ritenuti meritevoli per la richiesta di riduzione, si annoverano: l’adozione o il mantenimento di sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro idoneamente certificati (tra cui in primo luogo le sopraccitate OHSAS 18000 e ISO 45001), le osservazioni rilasciate da organismi paritetici, la segnalazione di quasi infortuni o di mancati incidenti sul lavoro, le iniziative di formazione adottate, le convenzioni stipulate con le Asl per le campagne contro il fumo, l’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti (ad esempio nell’ambito del programma WHP) e altro.

Particolare rilevanza sotto il profilo di Welfare e Conciliazione ricopre la Sezione B, “Interventi di carattere generale ispirati alla responsabilità sociale”. La Sezione è ispirata ai principi della ISO 26000 e la dimostrazione della sua piena applicazione genera il necessario punteggio per accedere all’agevolazione tariffaria INAIL.

Tra i 14 paragrafi della Sezione B viene annoverato il riconoscimento della SA8000 e, al punto B 8 il “welfare secondario o aziendale” con cui si intende l’insieme di agevolazioni riconosciute alle lavoratrici dalla singola azienda. A tale riguardo lo standard OT23 richiede che l’azienda abbia “implementato o mantenuto principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010” e che abbia “conseguentemente adottato politiche, procedure e/o piani operativi di sostegno alle risorse umane, anche per la conciliazione dei tempi vita/lavoro”.

L’elenco delle potenziali azioni indicate sul modulo OT23 contempla sostanzialmente l’intera gamma degli interventi sul campo del Welfare e della Conciliazione comunemente messe in pratica. Quindi, unitamente alla realizzazione di uno o due ulteriori interventi contenuti nella sezione B “Responsabilità sociale” (quali ad esempio quelli dell’applicazione di criteri etici nella selezione dei fornitori o della gestione delle differenze e delle diversità, o dell‘uso sostenibile delle risorse in chiave ambientale), l’implementazione di un sistema di gestione per il Welfare e la Conciliazione rappresenta un requisito importante per poter usufruire dello sconto sulle tariffe INAIL.

Per approfondire: https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/news/news-nuovo-modello-ot23.html

di  Michael Galster

Team FareWelFare