Counseling aziendale

I nuovi contesti organizzativi in cui si vogliono sviluppare contemporaneamente benessere organizzativo, partecipazione attiva delle persone e competitività, pongono una sempre maggiore attenzione alla dimensione individuale, alle capacità manageriali e allo sviluppo dei singoli.

L’elemento che può caratterizzare positivamente ogni cambiamento nei sistemi organizzati è l’ascolto delle persone in modo sincero, profondo e professionale, che diventa funzionale a far emergere criticità e talenti nascosti, risorse inaspettate, ed a coinvolgere più persone verso relazioni più efficaci e funzionali.

In ambito aziendale il counseling unisce l’attenzione al benessere e alla salute con quella ai processi gestionali orientati anche allo sviluppo individuale; dalla facilitazione delle relazioni interpersonali e di gruppo alla tematica dell’empowerment, dalla gestione dei processi attraverso la ownership individuale, alla gestione per competenze. (Carrol, Riessman, 1995)

Le organizzazioni sono delle strutture composite e complesse, sono fatte di persone, di relazioni, di una struttura sociale, di tecnologie, perseguono degli obiettivi ed operano in un determinato ambiente. Hanno un’anima che è più della somma delle parti che la compongono.

Persone e aziende condividono un bagaglio di esperienze che entra necessariamente nell’operatività del lavoro, fatto di obiettivi, di aspettative, di delusioni e che può influenzare la motivazione con ricadute negative sulla produttività e sul rendimento. Tale bagaglio influenza il clima organizzativo portando criticità nelle fasi di cambiamento (implementazioni nuovi business, fusioni, etc.)

La capacità produttiva di un’organizzazione è direttamente proporzionale al benessere delle risorse umane, e sempre più per sviluppo delle risorse umane si intende un insieme di programmi e di attività che influenzano positivamente lo sviluppo dell’individuo, la produttività e il profitto delle organizzazioni (Sinith, 1093).

Il Counseling Aziendale si pone come strumento per lo sviluppo psico-emotivo della persona all’interno di un’organizzazione e di supporto nelle fasi di cambiamento. Gli interventi hanno come obiettivo principale la promozione di un clima positivo interno ai contesti lavorativi, da raggiungere attraverso una migliore comunicazione interna, lo sviluppo della leadership, maggior empowerment, competenze sulla gestione dei conflitti e la negoziazione.

Il Counselor è un professionista della relazione d’aiuto capace di ascolto attivo, perché pone al centro le persone senza condizionamenti, profondo, perché vuole andare oltre le apparenti risposte superficiali, professionale perché allenato e dotato di tecniche specifiche acquisite in anni di formazione che gli permettono di accompagnare le persone nelle fasi di cambiamento.

L’applicazione del Counseling può avvenire in ambiti diversi: nel diversity management, nel welfare aziendale, nel work-life balance e nell’outplacement, e mira alla soddisfazione dei bisogni delle singole persone o dei gruppi. Con il Counseling individuale si lavora per il miglioramento delle competenze (gestione del tempo, delega, gestione dei collaboratori), delle difficoltà personali (familiari, relazionali), delle difficoltà lavorative (demotivazione, stress, scarsa produttività, resistenza al cambiamento, prevenzione del burn-out), quindi per la gestione delle fasi di cambiamento (rientro dal congedo, avvicinamento alla pensione, cambio di mansione, trasferimento, outplacement). Il Counseling di gruppo, invece, diventa lo strumento per lavorare sul team building, team work, nella gestione dei conflitti, utile nei percorsi di ristrutturazione aziendale, sulla motivazione dei team di lavoro.

L’ampia panoramica di applicazione del Counseling alle organizzazioni ne fa immaginare un naturale inserimento nelle azioni adottate dalle aziende verso una loro sempre maggiore sostenibilità. In tale ottica, andremo ad approfondire le varie applicazioni del Counseling nei prossimi articoli.