di Marialuisa Di Bella
La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n° 28/E del 15 giugno 2016 chiarisce le tipologie di intervento e di utilizzo degli strumenti previsti dalle recenti disposizioni in materia di Welfare Aziendale contenute nella Legge di stabilità 2016 – Legge 28 dicembre 2015, n. 208 e nell’attuativo Decreto interministeriale del 25 marzo 2016 pubblicato il 16/05/2016.
L’Agenzia delle Entrate chiarisce quanto attiene alle agevolazioni con specifico riferimento a:
-premi di risultato e somme derivanti dalla partecipazione agli utili
-beni e servizi (benefit) non soggetti a tassazione, vale a dire il “welfare aziendale”: prestazioni, opere e servizi corrisposti al dipendente in natura o sotto forma di rimborso spese aventi finalità che è possibile definire, sinteticamente, di rilevanza sociale, escluse dal reddito di lavoro dipendente;
-opere e servizi aventi finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale, sanitaria o culto nonché per la frequenza di ludoteche e centri estivi e per borse di studio;
-somme e prestazioni per servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti;
-corresponsione di benefit mediante titoli di legittimazione (voucher e buoni pasto);
-beni e servizi (benefit) erogati in sostituzione di premi.
L’obiettivo evidenziato dalla Circolare è la necessità che l’azione di trasformazione dei premi di risultato in beni e servizi di welfare non si traduca in un aggiramento degli ordinari criteri di determinazione del reddito di lavoro dipendente e/o nella sostituzione/commutazione di componenti fisse della retribuzione.
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