di Marialuisa Di Bella
Il 16 maggio 2016 è stato pubblicato il Decreto Interministeriale 25 marzo 2016 che disciplina l’erogazione dei premi di risultato. Il Decreto applica i contenuti della legge di stabilità 2016 che ha previsto una tassazione agevolata, con imposta sostitutiva del 10%, per i premi di risultato e per le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa. Si entra, pertanto, nel merito delle disposizioni sul premio di produttività.
Per premio di produzione si intendono le somme di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata:
– a un aumento della produzione;
– al risparmio di fattori produttivi;
– al miglioramento della qualità dei prodotti e dei processi.
Il raggiungimento di questi obiettivi deve essere verificabile attraverso il ricorso a indicatori appositamente individuati.
Il Decreto fissa i criteri di misurazione degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione ai quali i contratti aziendali o territoriali legano la corresponsione di premi di risultato di ammontare variabile nonché i criteri di individuazione delle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.
Queste disposizioni possono senza dubbio rappresentare un punto di partenza per ottenere efficienza organizzativa anche in termini di ottimizzazione di costi, ma anche conseguire una migliore condivisione degli obiettivi tra azienda, dipendenti e organizzazioni sindacali – che si colloca nell’alveo del ripensamento delle relazioni industriali nella logica della partecipazione e della negoziazione piuttosto che dell’antagonismo.
Le aziende, qualora vogliano erogare premi di risultato e/o partecipazione agli utili relativi all’anno 2015 avvalendosi della tassazione agevolata, in base ad un contratto aziendale stipulato prima della pubblicazione del decreto, dovranno depositare il contratto aziendale e l’autocertificazione di conformità del contratto alle disposizioni previste dal Decreto entro il prossimo 15 giugno.