Lo scorso dicembre, Regione Lombardia ha approvato le linee guida per la definizione dei piani territoriali del biennio 2017-2018 relativamente alle politiche di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari.
Regione Lombardia aveva dato vita alla prima sperimentazione già nel biennio 2011 – 2013, attivandosi nella promozione e nel sostegno di interventi a favore delle politiche territoriali di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso un modello di governance partecipata.
Nel mese di ottobre 2016, l’ultimo monitoraggio delle azioni progettuali ha messo in evidenza lo sviluppo nel biennio 2014 – 2016 di 63 progetti sui territori che hanno raggiunto 47.022 persone e 1885 imprese
E, dunque, questo provvedimento era atteso dalle Reti di conciliazione che sul territorio regionale nel periodo precedente hanno sviluppato partnership pubblico-private (Alleanze locali di conciliazione) e registrato l’adesione di 1.104 enti e organizzazioni.
Gli accordi delle Reti territoriali e i progetti attualmente in atto si concludono il 15 gennaio 2017.
I territori trovano nelle Linee guida nuove indicazioni per dare continuità alle esperienze innovative avviate nel triennio e offrire risposte ai nuovi bisogni emersi.
La programmazione 2017 – 2018 punta sulle seguenti azioni:
- iniziative per lo sviluppo e la riorganizzazione della Rete alla luce della costituzione delle ATS;
- promozione e informazione per la diffusione della cultura della conciliazione vita-lavoro;
- azioni in sinergia con altre reti regionali;
- azioni di time saving in favore di titolari o dipendenti di imprese commerciali o artigianali con massimo tre occupati per attività non legate alla gestione dell’azienda;
- attività di assistenza, servizi di mobilità/trasporto per l’accesso a servizi rivolto a soggetti fragili e figli minori appartenenti a famiglie di lavoratori/lavoratrici con esigenze di conciliazione tra impegni lavorativi e carichi di assistenza, purché non già sostenuti da altri interventi e misure pubbliche;
- accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e medie imprese e reti di imprese per usufruire del regime di defiscalizzazione;
- accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e medie imprese, reti di imprese e aziende di cura pubbliche o private per lo sviluppo della contrattazione territoriale e accordi di secondo livello;
- accompagnamento e supporto, anche attraverso iniziative di formazione, per micro, piccole e medie imprese, reti di imprese e aziende di cura pubbliche o private per la costruzione di piani di congedo e piani di flessibilità aziendale e per l’adozione di misure flessibili di lavoro;
- adozione di modalità di lavoro flessibili e di spazi di lavoro condivisi (es: co-working, smart working, telelavoro);
- sostegno all’avvio di progetti di autoimprenditorialità femminile promossi da donne escluse dal mondo del lavoro nell’ambito dei servizi di conciliazione.
Alle ATS spetta la definizione e la presentazione dei Piani territoriali entro il 31 maggio 2017.
La spesa per la realizzazione dei Piani territoriali trova copertura sul bilancio regionale:
- per euro 850.033,00 sull’esercizio 2016;
- per euro 690.033,00 sull’esercizio 2017;
- per euro 1.000.000,00 sull’esercizio 2018;
oltre alle eventuali ulteriori risorse che dovessero rendersi disponibili con l’approvazione del bilancio pluriennale 2017-2019.