La cura non si ferma

In un’emergenza sanitaria quali sono i servizi essenziali? Nell’articolo di oggi Cecilia Storti della Cooperativa Sociale Genera approfondisce un’attività che non è definita sanitaria, ma sociosanitaria e riguarda la cura delle persone che sono in una specifica fragilità, non possono restare da sole e hanno la necessità di essere seguite; per queste persone l’assistenza psicosociale è un servizio essenziale.

 

Davanti alle emergenza Genera prosegue le sue attività di attenzione per le persone, perché la cura non si ferma, va avanti, continua e se necessario si adatta e si trasforma.

Da diverse settimane ci siamo trovati a ripensare, riorganizzare e potenziare i nostri servizi di cura rivolti alle persone fragili. Ogni giorno lavoriamo per dare risposte ai nuovi bisogni.

Come trasformare la relazione di cura in periodo di Coronavirus?

Da una parte abbiamo potenziato gli interventi di assistenza domiciliare a favore di anziani, persone fragili e persone sole. Dall’altra abbiamo potenziato degli interventi di monitoraggio a distanza, di consegna spesa e medicinali e di supporto psicologico. Sono stati attivati interventi domiciliari in sostituzione dei servizi semiresidenziali sociosanitari temporaneamente chiusi, con la proposta alle famiglie di servizi domiciliari. Sono stati acquistati ingenti quantità di DPI per la massima sicurezza dei lavoratori e delle persone assistite.

Ci stiamo inoltre adoperando per stringere alleanze e collaborazioni possibili mirate ad aumentare la capacità di assistenza e aiuto nei confronti delle persone che ne hanno necessità, per esempio con i servizi del Comune di Milano, grazie al progetto Milanoaiuta, con Ugo, servizio di consegne a domicilio e con reti di volontari. Un sistema che garantisce la possibilità di stare in casa.

Manteniamo attivi, con i presidi necessari, le attività di cura nelle nostre residenza – il Villaggio Alzheimer, la Casa dei Tigli, gli appartamenti delle residenzialità temporanee

Le nostre attività riguardano anche le famiglie con a casa bambini e bambine e con l’impegno di gestire il lavoro in homeworking e la cura dei minori: vengono proposte giornalmente attività educative per la prima infanzia a distanza per mantenere la relazione con le famiglie e i bambini; viene garantito un supporto educativo e didattico a distanza attraverso l’utilizzo delle piattaforme on line in accordo anche con il corpo docenti delle scuole, attraverso la figura dell’educatore è possibile mantenere un rapporto per gli obiettivi didattici e per quelli emotivo-relazionali che permettono ai ragazzi con disabilità di continuare ad avere un filo diretto con un riferimento esterno alla famiglia come facilitatore e mediatore.

Tra i bisogni nuovi ci siamo attivati per realizzare il progetto “Una casa per rimanere a casa”, per chi non ha una casa oppure per chi temporaneamente non può stare nella propria a causa del contagio.

Ad oggi abbiamo dato casa a 20 riders provenienti da Casa Jannacci rispondendo alla richiesta del Comune di Milano e trasformando temporaneamente il nostro Centro Diurno Integrato per anziani, con la collaborazione della Protezione Civile e di Emergency.

Questi ragazzi hanno bisogno di una casa per vivere in serenità il periodo di quarantena e non rischiare di contagiarsi e non contagiare altri, ma ci sono altre persone con le stesse esigenze.

Stiamo allestendo altri luoghi di ospitalità per garantire una casa per rimanere a casa e contenere il contagio.

È un lavoro in continuo divenire che ci tiene impegnati e concentrati per ricercare soluzioni e per trasformare e riorganizzare i nostri servizi.

Cecilia Storti

Welfare Manager – Responsabile Fundraising e Welfare

Cooperativa Sociale Genera onlus