Le misure preventive e protettive da adottare per gestire al meglio la salute, la sicurezza e il benessere dei lavoratori sono diventate un “must” per tutte le aziende. Secondo l’osservatorio di Accredia circa 17000 aziende italiane, incentivate anche dagli sgravi INPS, non si sono fermate a un livello di sicurezza base, ma hanno attivato un sistema di gestione secondo la norma britannica OHSAS 18001.
Negli anni è cresciuta la consapevolezza, non solo circa la necessità di politiche e azioni strutturate a tal fine, ma anche dell’attiva partecipazione dei dipendenti e rispetto alla necessità di innescare un ciclo di miglioramento continuo.
E sono esattamente questi i requisiti contenuti in modo esplicito nella nuova norma ISO 45001:2018i che andrà a sostituire la sopramenzionata BS OHSAS 18001:20017 che dal 12 marzo 2021 non sarà più valida. Si offre quindi l’opportunità di estendere il perimetro gestionale su tutti i fattori con un impatto significativo sulla salute delle persone in azienda e sul loro benessere, tra i quali quelli legati alla Conciliazione tra vita lavorativa e vita privata, oltre che le prestazioni che l’impresa può offrire ai suoi dipendenti in termini di Welfare aziendale.
Sul versante del Welfare aziendale va constatato che le imprese sono comunque impegnate con investimenti più o meno significativi. Infatti, secondo l’ultimo report sull’andamento dei premi di produttività del Ministero del Lavoro, al 14 Novembre 2018 sono state 39.287 le dichiarazioni di conformità depositate ai fini della detassazione, e il numero di accordi aziendali che ne prevedono la conversione in beni e servizi di welfare è in un continuo aumento. Si deve anche constatare che in molti casi il focus del Welfare resta limitato ai vantaggi derivanti dalla defiscalizzazione. Spesso le imprese delegano di fatto il Welfare al provider dei portali di Flexible Benefit, quindi senza o con limitato coinvolgimento del personale, privandosi di un’importante opportunità di “fidelizzare” i dipendenti alla propria azienda e di impiegare il Welfare come strumento di sviluppo organizzativo.
Non è un caso che il tasso di conversione in prestazioni Welfare, così come il livello di fruizione degli stessi portali restino significativamente al di sotto del loro potenziale per quanto riguarda la creazione di valore per il lavoratore e di creazione di valore sociale.
Il passaggio alla ISO 45001:2018 può rappresentare il meccanismo di innesco per uniformare e integrare gli approcci gestionali in campi in cui l’azienda comunque già investe e in futuro dovrà investire, quelli della Salute e Sicurezza, del Benessere organizzativo, della Conciliazione Vita Lavoro e del Welfare, in un’ottica di sostenibilità del business.